venerdì 15 marzo 2024

Perdersi

Perdersi                     


In equilibrio precario, tra la scollatura e gli occhi, percorro sentieri tortuosi con un’unica certezza: mi sono perso.

I lampi di luce, che spero mi illuminino dopo aver superato ogni curva, restano illusioni, destinate ad aumentare il senso labirintico nel quale sono intrappolato. C’è un’altra certezza, che sancisce la mia impotenza rispetto a quale sarà il tragitto che mi aspetta: l’esperienza è un fardello inutile.

Così vago, travolto dalla passione, indeciso se approfondire la conoscenza carnale della scollatura o quella romantica degli occhi. Non scoprirò nulla che tu non abbia già deciso di rivelare alla mia mente immersa in un liquido denso di testosterone e, nel contempo, illusa da riflessi di poetica struggente, che credo si chiami amore. 

Continuerò a inoltrarmi in questo dedalo di emozioni, confondendo l’epidermide con l’estasi; cercherò nella tua indulgenza tracce della mia conquista e affiderò all’istinto la potenza della persuasione.

Vivremo momenti travolgenti, prima che tutto si cheti e mi riconduca verso un sentiero familiare, dove poter depositare il ricordo di ciò che è stato, aspettando che gli anni possano soppesarlo. 

In questa giungla di emozioni, arriverò dove il cervello inganna il corpo, convincendolo di essere quello che conduce la danza, sicuro che siano i tuoi occhi a essersi persi nei miei, mentre le tue carni si incendiano quando io lo voglio: sarà quello l’istante in cui solo tu potrai decidere quando potrò uscirne.

Ma questo mio perdermi vorrò viverlo e riviverlo, ogni volta che nuovi occhi sapranno incantarmi o una scollatura mi sembrerà profonda come un a poesia.

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