lunedì 21 ottobre 2019

Una scelta difficile

Come se mi avessero imbalsamato. 
Le  dita  rattrappite  in uno spasimo di dolore.
Non sento nulla. 
Prima si è irrigidito il mento. Per ultime le ginocchia. 
Me ne sto immobile. 
Devo prendere la decisione più importante della mia vita. Vita non è il termine più appropriato. Sfido chiunque a non essere teso, in una situazione come questa.  
Sono duro come uno stoccafisso. E' normale, sono morto. “ Rigor mortis”:
Nessuna sparatoria, nessun coltello. Non ho avuto un incidente stradale. 
Me lo ricorderei. 
Probabilmente un ictus. Dal buio più totale è emerso qualcosa che non so descrivere. Fluido, quasi liquido. Come la rugiada di marzo sull'erba, quando il calore del sole la trasforma in piccole nuvole di vapore e prende forme curiose. 

“Nella prossima vita sarai un animale, hai ventiquattro ore di tempo per decidere quale”. 

Tutto qui? Una vita di sacrifici, mille difficoltà per tirare avanti, e poi divento una bestia? 
-Non ci sto-, ho urlato. Mi sembrava di urlare. Non può essere. Non si può essere preparati a una cosa del genere. 
Ho fatto ipotesi di ogni tipo. Avrò capito male? Sarà uno scherzo? Forse mi hanno drogato. Sto dormendo e questo è un incubo. E' assurdo.
“Lo sai che sei morto”, dice quello. 
Era l'unica cosa che sapevo. 
-Ventiquattro ore? non sono preparato, mi sembra assurdo. Ho bisogno di parlarne con qualcuno- 
E' stato allora che mi sono irrigidito. Già è difficile accettare di essere morto. Diventare una bestia poi, e dover decidere quale... Puro panico. Panico perché sono morto, terrore di ritrovarmi chiuso in una cassa. Panico perché diventerò una bestia. Sono schizzinoso e ho la fissa per l'igiene. Non me la sento di vivere da animale. 
-Sono un ragioniere, ero un ragioniere- ho detto cercando di prendere tempo.- Sono abituato a fare conti, valutare i rischi, le variabili. Devo documentarmi-
Credo di aver detto molte altre stupidaggini, ma bisogna capirmi,  non ero lucido.
“Non ti è concesso”, mi ha risposto. La voce è perfetta, nessun accento, nessuna cadenza, sicura di quel che dice. Impossibile non crederle. 
All'improvviso diventa tutto logico. Ma non so spiegarlo. So solo che è tutto normale, come respirare, come vivere, come morire. E' stato come tornare bambino, quando non hai motivo per dubitare di quello che dicono i grandi. E' così e basta. 
-Allora è questo il destino degli uomini- dico.
“Questo è il tuo destino”, risponde. 
-Mio padre cosa è diventato? E mia madre?- 
“Sono termini privi di significato” dice “Qua non ci sono né padre né madre. Ci sei solo tu. Appena avrai deciso, diventerai quello che scegli e dimenticherai tutto”. 
-Funziona così? Ogni volta che uno muore, rinasce in un altro corpo? Sempre bestie o c'è la possibilità di ritornare umani?-
“Questo è il tuo destino adesso. Non esiste nessun “ogni volta. Può succedere ancora, come no. Può anche finire tutto”. 
-E chi lo decide?-
“Tu” risponde. “Sei l'artefice del tuo destino”. 
-Ti rendi conto che responsabilità mi devo prendere? Non ho scelto come nascere, né dove, né quando. Ci devo ragionare. Se sbaglio, mi par di capire, non c'è possibilità di cambiare- 
“Esatto”. 
-Cosa succede se, al termine delle ventiquattro ore, non ho ancora deciso?-
“Insetti” risponde. “Sono molti quelli che non vogliono prendere una decisione. Diventano insetti”. 
-Non se ne parla, mi fanno schifo. Fanno una vita terribile. Strisciano. Sono il nutrimento di una quantità infinita di altre bestie. 
Con la sfortuna che ho, diventerò uno stercorario. Passerò il mio tempo a ruzzolare palline di merda- 
“Allora decidi in fretta”, mi dice, e sparisce. 
Dove sei?- urlo, -Ho paura a restare solo!- 
Riappare. “Va bene, calmati, rimango qui, ma devi fare in fretta”.
Allora succede una cosa strana. La nuvola mi avvolge e diventiamo una cosa sola. Parlo, anzi penso, e mi rispondo. Quando ero vivo facevo la stessa cosa, ma le domande allora non avevano risposte. O meglio, mi rispondevo con altre domande, e i dubbi aumentavano. Ora mi arrivano chiare. Mi sento bene. Non ho più paura. Tutto mi appare logico. Resta la difficoltà di fare questa scelta pazzesca. Ho sempre sognato di volare.... Dunque, un animale... Caratteristiche, vita media, clima, dovrei documentarmi. 
“Sbrigati”. 
-Ho capito, non mettermi fretta, stiamo parlando della mia vita.
Ci sono. 
Scelgo un felino, il re della foresta...è il migliore. Avrò un branco di leonesse al mio servizio, mangiare e dormire, mica male. Però il leopardo è più bello. O il ghepardo, così elegante e veloce. Posso decidere anche il sesso?-
“No”. 
-Forse è meglio la tigre, ho sempre desiderato vivere in Asia, è così mistica. Tu che ne pensi?- 
“Non so che benefici ne avrai, da tigre. Comunque, se va bene a te... Hai deciso? Tigre?“
“C'è il problema del cibo”. 
“Cioè? “ 
-Sono tutti carnivori, per mangiare cacciano e uccidono. Sono contro qualsiasi forma di violenza.  Voglio essere vegetariano- 
“Erbivoro, precisa quello”. 
-Scartiamo i pachidermi. Odio il grasso. Poi, sai che noia, tutto il giorno a mangiare quintali di erba. Anche la giraffa non fa al caso mio. Soffro di artrosi cervicale. La zebra sembra un cavallo, ma è meno elegante- 
“Allora vuoi essere un cavallo?”
-Neanche morto, sempre con qualcuno sulla schiena. 
Non so cosa scegliere. Il cinghiale non mi piace. E' come un maiale, ma negro- 
“Cos'hai contro i negri?” 
-Niente- rispondo. -Ma non si può dire che abbiano una vita facile. 
Ci sarebbe la gazzella. Ma con quella storia che tutte le mattine devono cominciare a correre per sfuggire al leone..sai che stress. Comunque le corna non le voglio. Non voglio fare a capocciate, ogni volta che mi va di fidanzarmi-
“Guarda che sei morto da quindici ore,  se continui così finirai insetto”. 
-Ho ancora nove ore,  non distrarmi. E poi scusa, se sono morto, come lo misuri il tempo?-
“Sei morto tu, mica l'universo. Tutto gira a meraviglia. Tu eri meno utile di un granello di sabbia”. 
-Che fregatura, avevo ancora un sacco di cose da fare- 
“Veramente, la tua è una delle vite più noiose che io ricordi. Non hai mai fatto nulla di importante, avevi paura persino di chiedere un permesso al tuo capufficio. 
-Beh, la vita è dura,  ma avevo un sacco di idee. Prima o poi l'avrei mandato a quel paese, quello! 
Già, la mia vita. Le cose che non ho fatto, lo sport abbandonato troppo presto. I viaggi che avrei potuto fare, le donne che non ho avuto il coraggio di amare- 
“Esatto, non hai fatto nulla di interessante. La tua è stata una vita sprecata”. 
-Diventare una bestia è una punizione?”
“Diciamo che è una ricollocazione adeguata”.  
Non vorrei dimenticarne qualcuno, devo fare una specie di scansione mentale. I pesci li scarterei in massa. Non voglio vivere sott'acqua. Amo la conversazione. Non c'è un rifugio, un posto in cui riposare. Sono cannibali. 
-Non puoi proprio darmi informazioni su qualcuno che conosco? Solo per curiosità. Mia zia Antonia, per esempio, aveva la fissa per le pellicce. E' diventata un visone? E suo marito?, non ha mai deciso nulla in tutta la vita. Ora sarà un insetto. Era dispettoso. Sarà una zanzara- 
“Finiscila. A cosa ti serve ripensare al passato?” 
-Credo che qualcosa rimarrà, nella prossima vita. Hai presente i dejà vu? Ci ho beccato? Non rispondi? Allora ci ho preso. Mia mamma sarà di certo un gatto e il babbo un cane lupo. Si sono azzuffati tutta la vita- 
“Cos'hai da ridere?” 
-Non rido”, rispondo, “è il rigor mortis- 
“Sei morto  e hai voglia di fare lo spiritoso?”
-Hai ragione, è che mi stanno venendo in mente un sacco di persone che assomigliano a bestie. Significa che lo erano, nella vita precedente?- 
“Il tuo tempo sta scadendo, diventerai un verme”. 
“Ok, ci sono. Voglio essere uno scoiattolo. 
Fanno una bella vita. Sono simpatici, veloci e si arrampicano ovunque. Dalla cima degli alberi si vede un panorama stupendo. 
Dovrò guardarmi dalle volpi e dai falchi, ma penso di farcela. Adoro la frutta secca, ne potrò mangiare a volontà. Gli scoiattoli hanno problemi di colesterolo?-  
“Procediamo?” 
-Si ,voglio essere Cip. No Ciop- 
“Cosa dici?” strilla quello “Cosa c'entrano Cip e Ciop. Sono cartoni animati, qui parliamo di vita vera”. 
“Lo so, ma Ciop tende a ingrassare. Non puoi farmi come Cip?- 
“Va bene, va bene, basta che la finiamo qui. Dimmi solo una cosa, prima che ti trasformi in scoiattolo. Mi hai detto che il tuo sogno più grande è quello di volare, non sarebbe meglio un'aquila o che so, una rondine?”
-Quella è la mia fantasia. Che vita sarebbe se non avessi più neppure un sogno? Perché mi guardi male?-
“Paura e vanità” dice “buona fortuna Cip!”
“ Non capisco, devo cambiare?”
“ No”.

Re-set.

Non è stato facile, ma devo riconoscere che faccio una bella vita. Certo, il fisico mi ha aiutato. Sono un fascio di muscoli. Riflessi fenomenali e capacità acrobatiche superiori alla media. 
Vedo l'invidia negli occhi dei miei coetanei, ma io  non passo il tempo a mangiare e dormire. 
Sono il numero uno. 
Ho amici che hanno paura di tutto. Pronti a nascondersi al primo rumore. Che vita è? 
Io adoro correre, questi percorsi a ostacoli sono pura adrenalina.  
Gimcana tra gli alberi, salto del ruscello, arrampicata.  

All'improvviso mi sento mancare. Strano non mi era mai successo. Mi devo fermare. 
Sono rigido come uno stoccafisso. 
“E' normale, dice una voce, sei morto. Lo sai vero?” 
-Certo che lo so, rispondo, non sono mica scemo- 
“Allora perché ridi?”
-Non sto ridendo, è il rigor mortis-
“Hai ventiquattro ore di tempo per decidere cosa vuoi essere, nella  prossima vita”. 
-Dici sul serio?- 
“Certo, risponde quello, io non scherzo mai”.
-E' una cosa meravigliosa!!! Non mi serve tutto quel tempo, non vedo l'ora di ricominciare- 
“Bene, allora cosa scegli?” 
-Facile, ho sempre sognato di volare. Voglio essere un' aquila- 
Guarda che puoi scegliere ciò che vuoi. Non preferiresti essere umano?” 
-Gli uomini  sono la razza peggiore. Goffi come i pinguini e più matti dei canguri. Non hanno  idea di cosa sia la libertà. Si fanno un sacco di problemi, sono fragili, cagionevoli e quasi sempre arrabbiati. No grazie- 
“La vita  di un uomo è spesso complicata, dice quello, ma è interessante proprio per questo”. 
.Non capisco cosa ci sia di complicato,  io ho avuto una vita splendida. 
Certo me la sono dovuta guadagnare. Mi davo da fare ogni giorno per mettere da parte quello che mi serviva. Avevo scorte distribuite in posti diversi. Vita sana con la giusta attenzione. 
Sai i pericoli sono ovunque, ma anche un tronco per sfuggire a una volpe o rami fitti per nascondersi alle vista di un falco non sono difficili da raggiungere. 
“Avevi successo con le femmine?”  
-Le rincorrevo con due nocciole in mano e, mentre quella si riempiva la pancia, la accarezzavo  con la coda. Non per vantarmi, ma avevo una coda splendida. Nera, con una lunga riga bianca al centro. Praticamente irresistibile. Dai sbrigati, voglio essere un'aquila- 
“Stai calmo, c'è ancora  tempo. Voglio raccontarti una storia: qualche anno fa ho incontrato un uomo. La sua era stata una vita quasi inutile. Nessuna emozione, pochi progetti”. 
-Perché me la racconti? Sai quanti scoiattoli ho conosciuto che hanno fatto la stessa vita?- 
“Faceva un lavoro noioso, senza soddisfazione. Si accontentava di sognare. Ore chiuso in casa a fantasticare di  essere un super eroe. Fisico d'acciaio e  grandi ali con cui volava a salvare il mondo. 
Ma non ha avuto il coraggio di abbandonare quel poco che aveva per inseguire il  sogno. 
Quando è arrivata la sua ora, ha avuto una nuova possibilità. Avrebbe potuto diventare un leone, ma ha scelto lo scoiattolo. È diventato un  vero capo, rispettato e amato. Non credi che, dopo questa esperienza, saprebbe cosa fare anche da uomo?” 
-Paradiso, guerre in nome della religione, vestiti ridicoli. Credono di essere la razza dominante, ma le tartarughe c'erano prima di loro ed è probabile che gli sopravviveranno.  La vita umana è più importante delle altre solo se sei un uomo. Se avessero ragione, tu non saresti qui- 
“Allora hai deciso?” 
-Sì- rispondo -Gli uomini mi hanno procurato solo fastidi e pericoli. Preferiscono il cemento agli alberi. Voglio una vita che non so immaginare. Con tutto quello che c'è di meraviglioso nel mondo,  tu andresti in vacanza due volte nello stesso posto?- 
“Un'ultima domanda, dice quello. Volare è il tuo sogno, se lo realizzi cosa ti resta?” 
Adesso non è più il rigor mortis a tirarmi la bocca di lato. Sto proprio ridendo. 
-Mi tufferò in picchiata da duemila metri e sognerò ancora-


martedì 8 ottobre 2019

La fretta

Proverbi di gatti non vedenti. Di chi va piano...Il logorio della vita moderna si combatte bevendo carciofi. 
La smania di concludere in fretta è un disegno Divino.

L'estate è una stagione meravigliosa! Fiori, profumi, biciclette, scooter, infradito, cocomero, vacanze! Ragazze che vanno in giro mezze nude. 
Ti credi infallibile...
E le zanzare?

L'acqua. Senza non si vive.  
Il mare, le sorgenti, i ghiacciai, i laghi. Fotografie fantastiche! 
La doccia cancella il cattivo odore... La puzza non è un'invenzione Divina.
Dighe, rubinetti, tubi. Materiali inquinanti. 
La pioggia  ispira i poeti. Serve. Irrigare i campi, riempire i laghi. Ombrelli, abiti pesanti, raffreddore. 
Cade dal cielo. Mah. Colpa del governo. Potrebbe salire da sotto. Quanto basta. Poi basta. 
I fiori non camminano. Le bestie sì. Discriminazione incomprensibile.  
L'uomo idrorepellente. Sarebbe una soluzione Divina.
Dettagli. Le donne hanno pazienza. Le femmine guardano i particolari. Forse ti ci voleva una moglie.
L'uomo e la donna. Esperimenti di laboratorio. Non ce n'è uno uguale all'altro. Meglio fare prima gli animali. 
Mai visto un leone col fisico di una giraffa. 
Il libero arbitrio. Lasciamo perdere.

L'amore! Una mela al giorno! La prima era velenosa. Biancaneve si è svegliata. Una correzione al progetto?
Garantire la continuazione della specie. Metodo Divino. 
Gli sguardi, il corteggiamento, i primi appuntamenti, una cena galante. 
Un po' dispendioso, ma ne vale la pena. Il primo bacio, la testa che gira, lo stupore. I feromoni! Che nome del cazzo... 
Fiori e regali per fugare ogni dubbio.
Farfalle nello stomaco... Fine dei tentennamenti, delle ritrosie, dei forse. 
Ansia da prestazione! Potevi evitare...
Tuo figlio. Maria Maddalena. Suggerimenti ignorati.
La Trinità. Potevi farti aiutare.

Il mondo in sette giorni. Una smargiassata assurda.

Le malattie e la morte. Discorso lungo. Beviamo un caffè?

giovedì 3 ottobre 2019

Ottobre

                                                                   Utobri
La sabia adess l'è giaza
e sora un gnè piò gnint
l'è com un camp ared
cl'aspeta un'elta insteda
premma da butè fora
i frot chi s'è masè



I prem frischin it
met cla fema clat fa 
vni voia d'andè in campagna
Al foi ruznidi dla vegna
lit dis clè ora de vein nov
mo i baghin chi è  dvintè bei gras 
i n'à miga capì l'aria cla tira

La sabbia adesso è fredda
e sopra non c'è più niente
è come un campo arato
che aspetta un'altra estate
prima di buttar fuori
i frutti che si sono nascosti

I primi freschini ti
mettono quella fame che  fa
venire voglia di andare in campagna
Le foglie arrugginite della vigna
ti dicono che è ora del vino nuovo
ma i maiali  che sono  diventati belli grassi
non hanno mica capito l'aria che tira




La fugheraza

MERZ   I burdell i corr da tut al perti per armidiè tot quel cus po' brusè La fugheraza l'è la festa de ba enca se e Signurein un av...